Landscapers

Negli anni ‘90, nell’ East London, vivevano Susan e Christoper Edwards, una coppia molto riservata e abbastanza “border line”. Si erano conosciuti attraverso un’agenzia matrimoniale visto che le loro vite erano molto solitarie. Vivevano una vita da isolati, senza figli e tantomeno amici. La loro casa, tipica di quelle parti, era una villetta a schiera con un giardino posteriore ben curato e annaffiato. 

Nel 2012, per quello che potremmo definire un errore di distrazione, i coniugi Edwards, che vivevano a Parigi, vengono indagati per duplice omicidio e occultamento di cadavere.

Accade che nel 1998 i due coniugi uccisero con dei colpi di pistola William e Patricia Wycherley (madre e padre di Susan) e li sotterrarono nel loro giardino. Dopo averli uccisi, presero i loro soldi e si trasferirono in Francia visto che amavano i film francesi. Nonostante la difficoltà della lingua, Christopher cercava lavoro mentre Susan comprava memorabilia dei film western americani. 

Una storia allucinante e assurda, ma narrata in modo egregio dallo sceneggiatore Ed Sinclair e il regista Will Sharpe nella mini serie Landscapers (produzione SKY). 

I due artisti non si accontentano di narrare la storia, ma aggiungono anche visioni e ambientazioni teatrali che ci fanno vivere le “visioni” di Susan e Christoper portandoci nel baratro delle loro menti. 

Il valore aggiunto della serie si trova nella recitazione dei due attori che sono talmente bravi da non riuscire a trovare un aggettivo per definirli. 

David Thewlis è bravissimo a delineare un Christoper totalmente dedito a sua moglie e donna amata Susan, fino al punto di distogliersi dalla realtà cadendoci però violentemente dentro. 

Susan è dipinta da una delle più bravi attrici contemporanee, la ormai mitica Olivia Colman, che tratteggia una donna fragile e dall’animo rotto che vive una vita piena di illusioni e sogni, e che anche davanti alla cruda realtà preferisce pensare che ci sarà una soluzione a tutto….proprio come fanno i bambini. 

Landscapers è una piccola opera d’arte che coinvolge e che fa riflettere sulle debolezze della mente umana e merita la visione.