La La Land

Sabato mi sono seduto in un diner, uno di quelli tipicamente americani, con colori sgargianti: viola, rosa, giallo, colori che danno calore. Le cameriere erano vestite in modo tipico e servivano hamburger e patate fritte.

Ero seduto con Damien Chazelle, che nonostante sia nato nel 1985 (32 anni) conosce molto di Cinema oltre ad essere un ragazzo timido ma cordiale. Si è laureato a Harvard in storia del cinema. Ama il Jazz, e fino ad ora tutti i suoi film hanno come protagonisti suonatori di Jazz. Oddio, ne ha fatti solo due veramente. Il primo film, Whiplash (di cui vi ho parlato) narrava di un batterista. Nel secondo film invece il protagonista è un pianista. Mentre mangiavamo e bevevamo coca cola, abbiamo iniziato a ricordarci dei film di Fred Astaire, Ginger Rogers e Gene Kelly. Film che hanno segnato la mia adolescenza. I tuffi in piscina dei film di Busby Berkeley, la musica di Cole Porter, oppure “West Side Story” . Damien ha iniziato a sorridere e i suoi occhi si sono illuminati. Si è alzato e mi ha detto “ vieni” . Mi ha portato in un vecchio cinema, quelli che hanno ancora i sedili in velluto….rossi….sporchi….. e mi ha fatto vedere il suo ultimo film…..

La La Land

Fin dalla prima scena, un balletto in mezzo a una fila chilometrica di automobili ferme, si capisce che avrai il sorriso stampato sul tuo viso per tutto il tempo che durerà. Che vi devo dire? È un musical moderno pieno di citazioni e di paraculate, ma onesto e pieno d’amore. Siamo ai tempi nostri, ma i vestiti e alcune macchine, sono degli anni 40. Forse nell’era Trumpista incorniciato di buio e dolore, i colori e i passi di danza ci fanno salire verso le stelle ma in realtà La La Land è semplicemente BELLO.

Bella la musica, la fotografia, la scenografia è perfetta per non parlare di Emma “the eyes” Stone e Ryan “provaci ancora Sam” Gosling che sono appassionati e misurati quanto serve. La vera qualità di Chazelle sta nel proiettarci in un sogno lasciandoci con un piede nella realtà. È una classica storia d’amore basata su sguardi e note, e il film ha molti momenti indimenticabili che portano a un finale vero e per molti deludenti, ma che da spessore a tutta l’opera. Per me potremo chiuderli qui gli Oscar, dategli tutto quello che c’è e buona notte. Emozioni forte, movimenti inevitabili di piedi, risa, lacrime che scendono di nascosto, felicità.

Dunque…durante una di queste serate buie e fredde andate a vedervelo La La Land, e non vi stupite poi se salirete le scale del vostro condominio a passi di tip tap.

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