Arriva il battello pieno di turisti: Il gruppo di accoglienza del villaggio turistico grida all’unisono “Benvenuti al White Lotus!!!” mentre il manager Armond offre loro l’aperitivo di benvenuto.
Siamo alle Hawaii, terra forte e selvaggia, e per trascorrervi una settimana di spensierata vacanza incontriamo un nutrito gruppo di turisti, quasi tutti molto ricchi, all’apparenza felici e sereni ma portatori di dinamiche e problematiche che si riveleranno lentamente con il passare delle giornate.
La qualità di The White Lotus, produzione HBO, è quella di disegnare sullo schermo un quadro colorato e nitido con colori ad olio, per poi lentamente grattare sulla superficie dei colori per farci vedere la tela oscura di cui sono fatti i protagonisti.
Abbiamo i due sposini in luna di miele, una famiglia molto ricca formata da madre manager e sempre connessa, il padre che vive una crisi d’insicurezza emotiva e di salute, il figlio alla ricerca di sé stesso, e la figlia iscritta all’università che incarna il tipico prodotto del benessere con la sua amica e complice. Arriva sul battello anche una vecchia signora molto ricca e depressa, che ha appena perso la madre e porta con se l’urna delle sue ceneri.
La serie inizia in effetti con un colpo di scena di cui non vi parlerò, ma che sovrasterà l’intera storia fino a trovare la sua spiegazione nel corso dell’ultima puntata.
Frutto del genio di Mike White, scrittore e direttore della serie, The White Lotus diventa un’allegoria della struttura delle dinamiche della nostra società senza però cadere nella visione banale della netta separazione tra ricco e povero, capace e incapace. Non vuole dare risposte o insegnamenti, vuole invece farci vedere cosa fanno le persone in determinate situazioni a seguito di stimoli che provengono da altre persone o eventi.
Una specie di esperimento sociale messo davanti ai nostri occhi dove ognuno di noi potrà scegliere chi sono le vittime e chi i carnefici.
Chiaro che gli attori tutti contribuiscono al successo della serie, uno su tutti l’attore australiano Murray Bartlett che disegna il manager Armond, come personaggio ricco di sfumature e contraddizioni che suo malgrado lo renderanno protagonista di quasi tutte le dinamiche del villaggio.
Visto il successo, HBO ha già iniziato la produzione della seconda stagione che si svolgerà in un altro villaggio “White Lotus” questa volta in Italia, più precisamente a Taormina.