Dune

Dovete sapere che i libri sul mondo di Dune scritti da Frank Herbert hanno segnato buona parte della mia adolescenza. Sono sei libri scritti da Herbert che ha creato una novella epica e fantascientifica sul mondo del pianeta Arrakis e dei suo abitanti, i Fremen.

La saga si basa su giochi di potere e di guerra tra diverse popolazioni (tribù) che lottano tra di loro per la conquista del pianeta perché, nonostante sia totalmente desertico, è l’unico da dove si può estrarre il melange, la spezia che dona particolari poteri agli uomini.

Sarebbe impossibile raccontarvi in poche righe la trama e i personaggi che compongono la saga e le dinamiche tra i personaggi, ognuno degno di nota. Sostanzialmente si segue la vita di Paul Atreides, giovane rampollo della famiglia del Duca Leto Atreides che viene mandata dall’Imperatore a governare Arrakis. Paul convive con sogni premonitori fin da piccolo, e viene addestrato alle “arti superiori” dalla concubina del padre e sua madre, Lady Jessica, che è una potente componente delle Bene Gesserit, una sorellanza di pseudo suore che allenano le loro menti ad esprimere capacità divine.

Quando arrivano su Arrakis, i Fremen invocano Paul chiamandolo “Muad’Dib” , il loro “Messia” portandolo ancora di più in uno stato confusionale che nasce dalla dicotomia tra quello che lui si sente di essere a quello che la gente vede in lui. E’ scritto che Muad’Dib li libererà per sempre dalla morsa terribile degli Harkonnen, sfruttatori delle galassie guidati dallo schifoso e infimo Barone Vladimir.

Potete intuire che la storia ha molti livelli di lettura ed è complessa, ma d’altronde Herbert ha creato un vero e proprio mondo pari, se non superiore, a quelli creato in Star Wars oppure per il Signore degli Anelli.

Devo dire che Denis Villeneuve ha superato se stesso dirigendo un film che è come un sogno. Ha bilanciato l’equilibro tra il racconto, azione, e la parte mistica, creando una storia gradevole che ti fa entrare subito nel mondo di Herbert.

La visione di Villeneuve, coadiuvato dall’immancabile musica dell’ormai epico Hans Zimmer, toglie il respiro e gran parte grazie alle immagini oniriche del deserto Giordano di Wadi Rum che è un posto magico e unico.  

Il cast degli attori è di notevole caratura. Oscar Isaac è un credibilissimo Leto Atreides e Rebecca Ferguson è bravissima a tratteggiare i dubbi e l’ansia di una madre che conosce già il futuro di suo figlio. Timothée Chalamet è un frastornato ma predestinato Paul. I due attendenti guerrieri Gurney Halleck (Josh Brolin) e Duncan Idaho (Jason Momoa) sono fondamentali per capire il valore della famiglia Atreides ed entrambi gli attori fanno un lavoro eccellente. Un cammeo della iconica Charlotte Ramplin che è la Madre superiora delle Bene Gesserit lascia il segno mentre Javier Bardem come Stilgar e Zendaya come Chani ci fanno immergere nelle difficili ma affascinanti vite del popolo dei Fremen.

Per raccontare la saga epica di Dune non basta un film, e infatti grazie agli incassi e al gradimento degli spettatori, Villeneuve ha messo in cantiere il secondo Dune dove si approfondiranno ancora di più i personaggi e gli eventi di questo sogno trasposto sullo schermo cinematografico.

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