“Se questa sarà l’ultima volta che ti vedo, sappi che sei la Madre più brava e bella del mondo. Non avrei voluto una madre diversa da te. Grazie per aver dato valore alla mia vita”.
“Sono emozionato già da adesso. Quando ti abbraccerò spero di poterti dare tutto l’amore che provo per te, e quando ci separeranno starò male”.
Madri, padri, figli, nonne, disabili, bambini, giovani, uomini, donne, ragazze, ragazzi….con la maglietta bianca.
Madri, padri, figli, nonne, disabili, bambini, giovani, uomini, donne, ragazze, ragazzi….con la maglietta blu.
Gli organizzatori e le autorità con la maglietta rossa.
Le famiglie a gruppi di quindici (totale saranno circa 300), una famiglia davanti all’altra. L’uomo al megafono dice “potete incontrarvi, il tempo inizia ora!”.
Volti, abbracci. Abbracci. Tanti abbracci. Odori. Mani che toccano, labbra che sfiorano. Vecchi che tentano in pochi minuti di regalare quello che hanno capito della loro vita ai più giovani. Bambini che vengono baciati dai loro padri non riconoscendone l’odore.
Un’anziana intubata su una carrozzella. Una giovane truccata e sorridente. Sguardi. Tanti sguardi.
Vediamo tutto al rallentatore, fotogramma per fotogramma, come se il regista avesse voluto lui dilatare il tempo fino all’infinito.
Madri, padri, figli, nonne, disabili, bambini, giovani, uomini, donne, ragazze, ragazzi….con la maglietta bianca.
Madri, padri, figli, nonne, disabili, bambini, giovani, uomini, donne, ragazze, ragazzi….con la maglietta blu.
Da una parte Mexico, dall’altra parte USA, in mezzo le leggi degli uomini.
L’uomo al megafono dice “il tempo è scaduto, separatevi per favore”.
Mani che si lasciano, abbracci infiniti, baci dolci di gente che vive profondità lontane.
Dignità. Tanta dignità.
Il 12 maggio 2018, il confine tra El Paso, Texas, e Ciudad Juarez, Messico, è stato temporaneamente aperto per una riunione organizzato dall’associazione “Hugs not Walls”. Su un terrapieno lungo il Rio Bravo, ai membri delle famiglie a cui erano stati negati l’asilo politico, o erano stati espulsi oppure separati per più di 10 anni è stato permesso di incontrarsi alla frontiera per pochi minuti preziosi.
A 3 Minute Hug, diretto da Everardo Gonzàlez e prodotto da Gael Garcia Bernal, lo trovate su Netflix.
Ma questo ve lo dico io, non viene detto nel documentario.
Questo capolavoro, durissimo e bellissimo, andrebbe visto da tutti. Quantomeno tutti quelli che sanno che essere “umani” vuol dire vivere ad un gradino sopra le leggi dell’uomo.
Grazie Paolo, lo vedremo di sicuro!
Rossella
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