Ed eccolo, il film dell’anno!!! Sfaceli al box office, gente che piange di commozione dopo 10 minuti dall’inizio, aggettivi superlativi e tutti interessati ora alla vita di Freddy Mercury.
Premetto che, fortunatamente per me, non vivo nella nostalgia. Se vivessi nella nostalgia mi sarei ucciso parecchi anni fa. Vivo il passato per quello che è stato per me; un periodo a volte bello e molte volte brutto. Il bello dei miei ricordi sono legati alla musica, ai libri e al cinema. Riguardo la musica, sono della generazione che sicuramente ha dato molto alla musica e che ancora dona emozioni alle nuove generazioni che infatti ne sono tutt’ora affascinati.
Seguivo Frank Zappa, ELP, the Genesis (soprattutto Peter Gabriel che sposerei anche domani), ZZ Top, Santana e molti molti altri. I film che vedevo in quel periodo erano Tommy e il cartone animato Heavy Metal. Vidi un concerto mentre facevo il militare a Torino di un gruppo di pischelli appena arrivati dall’Inghilterra, si chiamavano “The Police”.
I Queen sono stati la colonna sonora dei miei amori, delle miei delusioni e delle mie angosce. Ancora ricordo la prima volta che ascoltai la canzone Bohemian Rhapsody. Ne fui rapito e dovetti sentirla più volte. Mi pervase un emozione fortissima, bellissima a dir poco.
Tutto questo per dirvi che ho visto il film e non mi ha emozionato. Mi è parso un docufilm senza cuore che voleva solamente raccontarci una storia, con molte imprecisioni e inesattezze, di grandi protagonisti della musica rock che hanno lasciato un segno indelebile. Essendo appunto un docufilm, gli attori sono spaventosamente uguali ai protagonisti della storia, uno su tutti Rami Malek che ha indubbiamente fatto un ottimo lavoro.
E visto che siamo in tempi di cazzate, appena uscito abbiamo letto di tutto e di più. Che il regista (bravo in questo film e anche in pellicole passate) Brian Singer se n’è andato dopo tre mesi, che Malek aveva un coach solo per i movimenti di Freddy durante i concerti, e che le Pepsi Cola sul pianoforte del Live Aid erano identiche a quelle vere.
Io il Live Aid me lo sono visto tutto e ancora ricordo l’emozione che mi suscitò.
Dunque direte voi, cosa vuoi dirci?
Vi dico di andare a vederlo e non soffermarvi sulla recitazione, o i costumi, o sulla sua attendibilità. Andate a vedere Bohemian Rhapsody perchè sentirete i brani pìù belli e significativi dei Queen e questo, Signori miei, vale il biglietto.