Qua e là, Cáceres y la lotteria

Extremadura. La capitale della provincia è Cáceres, patrimonio culturale dell’ UNESCO dal 1986. Come spesso accade si entra nella città moderna che fa da cornice al centro storico che è bello e monumentale. E’ tra i primi tre più grandi e importanti in Europa del suo genere.

I semafori a Cáceres sono fichissimi. Quando scatta il verde si vede l’immagine dell’omino, ma dopo un secondo esce una gonna e l’omino diventa una donna. Ogni secondo scatta l’immagine con e senza gonna a mostrare che la diversità di generi può iniziare da una semplice luce del semaforo.

La caratteristica veramente unica del centro storico di questa cittadina è resa dal fatto che non vi abita nessuno. Quando si entra dalla porta principale ci si ritrova tra vicoli e palazzi senza incontrare l’assillo di luoghi di ristoro o negozi di souvenir. Si entra in un altro mondo intriso dalla storia delle conquiste Romane e Arabe, delle lotte di corte e della ricchezza della Ruta della Plata.

Di sera s’illumina e diventa una magia. Una città molto bella e particolare che lascia il segno nei nostri ricordi.

In passato vi ho parlato delle lotterie Spagnole che sono concettualmente diverse dalle nostre. In Italia, come sapete, il premio viene vinto da un solo numero. Dunque se una persona ha il possesso del biglietto vincente, porta a casa tutta la somma. In Spagna invece il motto è: “il bello è condividere”.

Per esempio per le feste natalizie c’è la lotteria di Navidad e poi durante la festività dei Re Magi (los Reyes) c’è quella del “Niño”. Dovete sapere che ogni numero di possibile estrazione viene diviso in 10, chiamata appunto “decimo” che costa 20 Euro. Dunque ogni persona compra un decimo del  numero vicendo eventualmente un decimo del premio che vince il numero stesso. Questo significa che se il tuo numero vince 2.000.00 di Euro, un decimo si porta a casa 200.000 Euro che magari non ti cambiano radicalmente la vita ma ti fanno togliere qualche sfizio.

Il giorno dell’estrazione si vedono gruppi di persone festanti che gioiscono nelle strade accomunati dal numero del quale loro hanno un decimo. Una democratizzazione della gioia che dona vibrazioni di felicità nel paese. Bella cosa.

 

 

 

 

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