Homecoming

Heidi Bergman (un ottima Julia Roberts) assiste psicologicamente i reduci che ritornano dalle guerre in Afghanistan e Iraq. Lo fa in una struttura segreta chiamata Homecoming, molto organizzata, molto efficente e abbastanza ovattata. Il suo capo Colin (un bravo Bobby Cannavale), la contatta telefonicamente ogni giorno per avere notizie sui pazienti e su come vanno le cose. Un giorno tale Thomas Carrasco (Shea Whigham) che è un ispettore del Ministero della Difesa, cerca Heidi in quanto sta seguendo una segnalazione di qualche anno addietro riguardante appunto la struttura.

Nato dal genio di Eli Horowitz, lo stesso che ha creato il mondo della serie Mr. Robot, Homecoming nasce come un podcast per poi diventare una delle serie più intriganti e peculiari che si possano trovare in giro.

Homecoming non è quello che sembra e seguiamo la mente di Heidi che inizia a ricordare il passato per poi arrivare alla sorprendente verità. Il regista Sam Esmail usa sapientemente diverse inquadrature per farci saltare tra il presente e il passato rendendo questo viaggio misterioso e affascinante.

Un ottima serie, intelligente e piacevole, recitata benissimo che ti coinvolge e che ti tiene legato alla trama fino alla fine. E quando dico fino alla fine lo intendo veramente. Alla fine dell’ultimo episodio della serie guardatevi tutti i crediti finali perchè dopo l’ultima riga avrete una sorpresa che vi porterà dritti dentro la seconda serie.

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Saluti a tutti

 

 

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