Qua e là, fa caldo

Buongiorno

Buongiorno

Volevo un caffè.

Ecco a lei il resto, che caldo eh?

Grande caldo. Gente impazzita che corre a comprare ventilatori e mettersi l’ aria condizionata a casa. Caldo Africano. E quelli che a Natale dicono “ a me piace l’ estate, datemi l’ estate sempre” E quelli che appena fa caldo aumentano la loro abbronzatura da lettino mettendosi sotto il sole per ore. L’ anno scorso di questi tempi tutti a lamentarsi perché le giornate erano mezze belle e mezze brutte con pioggia. Signora mia, non ci sono più le mezze stagioni.

Fa caldo perché è estate.

Ho letto il libro della giornalista Anna Erelle (pseudonimo) Nella testa di una jihadista. La Erelle crea un account falso di una ragazza francese che vuole andare in Siria a combattere con l’ ISIS.  Becca il nr. 2 dell’ Organizzazione che fa di tutto per convincerla che andare in Siria è bello e serve all’ umanità. Il libro è scritto male ed è confuso, probabilmente la Erelle ha trovato difficoltà nel parlare di qualcosa di cui in effetti non può raccontare i dettagli, ma l’ argomento è serio e purtroppo di molta attualità. Signori miei, ci sono moltissimi ragazzi nella nostra Europa civilizzata che se ne vanno a fare la guerra, probabilmente perché pensano che non moriranno mai come accade a Tom Cruise o Brad Pitt. Naturalmente la Erelle vive scortata e in un luogo segreto perché l’ ISIS la vuole sgozzare.

Le eroine di questa estate per me sono le ragazze che corrono per strada. In particolare quelle che sono fiche e che si sentono fiche. Corrono generalmente con un paio di calzoncini neri attillati e un reggiseno sportivo, nero pure quello. Corrono con la schiena dritta, truccate, e con la cuffia del loro telefonino attaccato alle orecchie. Hanno tutte i capelli lunghi, e si fanno la coda. E la coda va a destra e a sinistra. Poi a destra e poi a sinistra. E corrono….destra e sinistra.

 

Il fatto di diventare vecchio è che il pensiero della morte si fa più vera. A volte mi capita che sto leggendo, o assaporando qualcosa di buono e mi guardo da fuori. Sono in pace con me stesso perché quello che faccio in quel momento è bello e soddisfacente. E poi il pensiero vola, e penso che tutto finirà con la morte. Puf.  La vecchiaia probabilmente esiste perché ci da l’opportunità di prepararci, e arrivare a quel giorno per dire “ meno male che muoio, così tutto sto schifo non lo vedo più” .

Un giorno in palestra ho visto un giovane ragazzo mentre faceva il leg press, un macchinario che serve per allenare i quadricipiti. Sta al telefono, probabilmente con la madre. “ Si Mà, fai il riso in bianco e poi ci metti sopra un uovo crudo….pausa….si crudo…pausa…..come fa schifo? A Mà, come fa Rocky nel film. Ah…non hai visto Rocky. Vabbè, tu fammi il riso che poi al resto ci penso io” .

Va di moda ultimamente nei film e nelle serie televisive che ci sia un incidente di macchina ripreso da dentro. Il protagonista guida felice, e poi all’ improvviso BAM!! Lo colpisce su un lato un camion o un autobus. La telecamera naturalmente riprende tutto in diretta.

Sto leggendo il libro In fuga del premio Nobel, Canadese, Alice Munro. Leggi e poi anche qui, BAM!!!, entra la parte buia della vita. Sono generalmente racconti brevi, di gente semplice e normale, che vive e ama e soffre e gioisce. Ma poi all’improvviso, con i bisturi, la Munro taglia il foglio dal quale sgorga un sangue rosso e profondo che fa intimamente parte dei protagonisti dei suoi racconti. Affascinante, sorprendente, bellissimo.

Ho visto uno dei film che era candidato agli ultimi Oscar: Foxcatcher. Ispirata ad una storia vera (come al solito) che narra di due fratelli lottatori che furono dei veri campioni negli anni ottanta nella lotta greco-romana vincendo campionati mondiali e olimpiadi. David Shultz (Channing Tatum) è il fratello un po’ sempliciotto di Mark Shultz (un ottimo Mark Ruffalo) che è il perno della famiglia e della squadra di lotta statunitense. Mark gareggia e allena la squadra eha una famiglia con bei marmocchi, molto Americano, molto bravo ragazzo. Un giorno David viene contattato da un tizio misterioso che lo mette su di un elicottero per incontrare il multi-miliardario John du Pont che è recitato, seppure molto truccato, da un bravissimo Steve Carell. In soldoni du Pont elargisce milioni ai fratelli e alla federazione cercando di diventare campione di qualcosa, lui e l’ intera squadra. Il film si fa vedere molto volentieri fino alla fine. Ad un certo punto accade qualcosa che mi ha fatto dire “ oh, cazzo”. Il film finisce e non posso crederci. Vado su internet e cerco informazioni…e trovo che è tutto vero. Che la storia veramente è finita così. Mannaggia. Mi ha lasciato male, ma d’ altronde forse per questo motivo si può dire che Foxcatcher è un bel film da vedere. Però il finale…..

In Spagna stanno iniziando a discutere sul fatto di rimettere la leva obbligatoria per i giovani. Qui in Italia non dovremmo discuterne, dovremmo farlo subito. Vedete che sto diventando vecchio?

OK, ci sono matti dappertutto ma come ci possiamo sentire noi genitori pensando che ci sono pischelli che, per gelosia, sgozzano un coetaneo? Quello che mi ha veramente agghiacciato è che la ragazza, saputo del fatto, ha detto “ il mio ragazzo ha ucciso per amore, e io lo amerò per sempre”. Agghiacciante.

Ho fatto un brindisi a un collega che lasciava la FAO, e qualcuno l’ ha registrato sul telefonino. Mi sono rivisto. Cazzo, mi muovo e parlo come mio padre. Cazzo. Cazzo.

E poi c’ ‘e la mondezza, e i secchi che puzzano, e il litio che sballa con il caldo, la  gente che parla da sola, le lattine di coca cola per strada, merda di cane, visi bagnati di sudore, la pasta con le vongole e il fritto misto di paranza.

Destra, sinistra….e poi destra e sinistra.

 

Buona estate  a tutti.

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