Another Earth

Sono quelle serate quando la casa dorme, e tu stai solo con il tuo cane che dorme anche lei ai tuoi piedi. Tutto è silenzioso e buio e la tua stanchezza svanisce e ti vedi un film che, non sai perché, ti ha intrigato. E inizi a vedere “Another Earth”.

Rhoda è una bella ragazza bionda e intelligente che viene ammessa al MIT. Festeggia con i suoi amici e poi, minorenne e sbronza, ritorna a casa in macchina. In quei giorni è arrivato vicino una terra un altro pianeta identico alla terra….another earth. Lei, che è affascinata dallo spazio e dall’universo mentre guida, minorenne e sbronza, guarda felicemente fuori dal finestrino. Guarda l’affascinante pianeta uguale al nostro.

Nell’altra terra ci sarà un’altra Rhoda? E se c’è un’altra Rhoda, vive come me o vive una vita diversa? Se io andassi li, potrei cambiare il suo destino?

Mentre guida lei investe una macchina che stava ferma ad un semaforo. Uccide la madre, il figlio, e il padre entra in coma. Lei viene arrestata e si fa quattro anni in prigione. Rhoda esce dalla prigione e si porta la sua mancanza di socialità in mezzo alla vita. Vivono così in simbiosi lei, il nostro pianeta terra, e another earth. Nonostante sia una mezza Einstein, si mette a fare la bidella. Un giorno, in televisione, riesce a vedere dove vive l’uomo della macchina investita. Vede che era uscito dal coma. Tentenna Rhoda. Cammina nella neve, pensa a capo chino, e va a casa dell’uomo per raccontare tutto e per chiedere perdono. Nel frattempo, vince una lotteria che le permetterà di essere una delle poche persone che andranno to “the other earth”.

Non vi dico altro, non voglio rovinarvi questo film bello e intenso, filosofico a tratti, che nasce con una storia cruda e reale per finire tra le braccia della speranza e del mistero. Brit Marling è una intensa Rhoda, dai capelli lunghi e lo sguardo vuoto. Trasmette l’estraniamento di ognuno di noi e in particolare di chi vede se stessa riflessa in un pianeta uguale al nostro sul proprio orizzonte. Mike Cahill è il giovane regista indipendente che ha presentato questo film al Sundance Festival ed è diventato un caso.

Non vi dico altro, ma la scena finale mi ha fatto venire i brividi.

Guardatevelo, e poi vi ritroverete ad uscire dal balcone a cercare la luna.

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