La Sicilia è il posto più bello del mondo. Punto.
Prendiamo il traghetto da Napoli che si fa la notte in mezzo al mare per arrivare la mattina a Palermo. Quando la gente sale sul traghetto viene colpita da una frenesia particolare. Iniziano a girare, a vedere, a comprare, a toccare, ad aprire. Alcune compagnie ora accettano che i cani viaggino nella cabina con i proprietari e così facciamo con la nostra. Quando la portiamo sul ponte si impaurisce per via dei rumori, vibrazioni e altri cani che abbaiano impauriti. Dovrebbero dare insieme al biglietto un po di sonnifero. Nel traghetto c’è la sala SKY TV, ristorante, pizzeria, rosticceria, sala giochi, boutique, bar. A una certa ora inizia il “disco bar” , roba forte ragazzi.
Le isole Eolie sono di moda. Ho visto partire una flotta di barche a vela pieni di americani giovani e pieni di voglia di vacanze. Non ho mai visto tante bottiglie di vino, whiskey, gin, rhum, coca, in vita mia. A Oliveri, un agglomerato di case vicino al mare, ci hanno parlato di un ristorante, “ Donna Rosa”. Si entra in un locale piccolo che sembra una rosticceria. Dopo un corridoio che passa davanti alle cucine e a due forni a legna per la pizza, siamo arrivati nella sala del ristorante. La sala era una piazza recintata da un muretto. 450 persone a sedere. Ci dicono che ogni sera fanno 650 coperti. Era la sera della partita Italia-Argentina. Mi metto seduto e guardo in alto. C’è un palazzo che si affaccia sul ristorante e sulla facciata del palazzo hanno inchiodato un grande schermo, quasi grande come quello di un cinema, dove un mega proiettore ci fa vedere la partita. I camerieri hanno dei piccoli tablet per prendere gli ordini. Mangiamo in poco tempo, la qualità del cibo ottima, il servizio eccellente, il prezzo al di sotto della media.
I Siciliani sono calmi un pò fuori dal mondo. Gentili e cortesi. Amo sentirli parlare. Hanno una proprietà di linguaggio notevole, la loro ricerca delle parole ha qualcosa di antico. Amo la parola Siciliana “miscellanea” come amo la parola Spagnola “suave”. Vedi occhi verdi, capelli neri e biondi, visi che potrebbero essere arabi come tedeschi.
Per noi “andare al mare” è prendere la macchina, farci mezza giornata nel traffico, pagare una fortuna per l’ombrellone e la sdraio, magiare come camionisti roba cucinata con litri d’olio, e tornare a casa per farci la doccia e dormire poi sul divano. Per loro “andare al mare” è prendere l’asciugamano detta “tovaglia”, mettersi le ciabatte, e camminare 10 minuti. Il sole si prende perché è lì. Si fa il bagno, e si va a casa. Spesso si pranza con una granita o con un arancino.
Non vi voglio parlare di quello che si può vedere in Sicilia, non voglio diventare un Trippa Advisor, ma se non ci siete ancora andati fatelo. Non ve ne pentirete. Ci sono anche posti brutti e desolanti, ma nei secoli il Siciliano ha sviluppato un senso di ineluttabilità che si avvicina molto a quello che hanno gli Arabi. Un “inshallah” con fichi d’india. Credo che il sud dell’Italia ha una potenzialità infinita, e la politica e la forza economica del nord questo lo sanno molto bene. Questo è il motivo perché ogni tanto s’inventano una “cassa del mezzogiorno” che è pari agli aiuti che i paesi danno all’Africa…e che non servono a nulla.
Lo stretto di Messina è per me uno dei posti più belli della terra. Non è mai fermo. C’è sempre qualcosa che si muove, che s’illumina. Da un senso di movimento e calma nello stesso tempo. Mi ha sempre dato la sensazione di antico, di quando ti avvicini a terra con la barca e inizi a sentire l’odore delle piante che si mischia con quello del mare. Un mio amico aveva una casa su una collina in campagna a Messina. Dice che da ragazzo si metteva sotto un albero e guardavo lo stretto per ore.
Il cannolo siciliano è composto della “ricotta” o ripieno, e della “scorza” che sarebbe la crosta croccante che la contiene. La scorza deve essere croccante altrimenti non si può mangiare (e su questo non si discute). Tutto ruota intorno al fatto di tenerla croccante. Se non sei sicuro la pasticceria ti da le scorze, e poi il ripieno a parte e te lo riempi a casa. Naturalmente la guerra è tra chi sostiene che “il mio cannolo è il migliore della Sicilia”. Messina contro Palermo contro Catania contro Trapani. Una dolce guerra dove mi candiderò ad essere giudice. Mentre eravamo li c’è stato un terremoto. Il giorno dopo molti hanno detto: “Si, ho sentito il terremoto…ma era tardi..avevo sonno…mi sono girato dall’altra parte e mi sono riaddormentato”.