……la sabbia fredda quando ci cammini sopra di notte, il cocomero, l’insalata di riso, il tuo cane che fa il primo bagno nel mare, la sabbia che rimane sul letto, la pennichella…..
Vicino all’ombrellone nostro ogni mattina c’era un signore che leggeva la Repubblica. Dopo qualche minuto si avvicinava un altro Signore e iniziavano a parlare. Il secondo aveva lavorato per tanti anni all’ufficio stampa del vaticano, l’altro non so. Non vi dico la cultura, la sagacia, l’intelligenza di quello che dicevano parlando di tutto…dall’orango di Calderoli alla granita sulla spiaggia. Io facevo finta di leggere il giornale e li ascoltavo. Bella cosa. Ho letto (fino ad ora) due libri. Un altro l’ho quasi finito.
“Middlesex” di Jeffrey Eugenides che ha vinto il Pulitzer del 2003 come miglior romanzo. Storia molto particolare di Calliope Stephanides, ragazza che nasce in una famiglia di emigranti Ellenici a Detroit. Il libro in effetti si divide in due, da una parte il racconto bello e profondo della storia della generazione Stephanides da quando lasciarono la Grecia per andare negli States ai giorni nostri. L’altro racconto invece riguarda la sessualità di Calliope che nasce femmina, ma poi capiamo che in effetti forse le cose non sono al cento per cento come sembrano. Libro che si fa leggere, scritto benissimo e anche molto interessante direi. Soprattutto il dilemma di Calliope davanti ai suoi mutamenti fisici e psicologici. Da consigliare.
“Zero Zero Zero” di Saviano. Libro monstre e per alcuni versi angosciante. Saviano teorizza che nel mondo c’è una finanza parallela che di fatto regola e influenza quella “regolare”. Il libro è zeppo di episodi, nomi, luoghi e a volte ti perdi, ma l’impatto è molto forte. I racconti dei narcos Colombiani, Messicani e dei mafiosi Calabresi si mischiano con quelli della nostra vita quotidiana. Un libro sicuramente da leggere ma non da prendere sottogamba. Rimane alla fine una sensazione di amaro, soprattutto perché Saviano finisce con un grido di dolore riguardante la sua esistenza. Un libro duro.
…… farsi la doccia fuori, di notte. Comprarsi il barbacue e farsi le bruschette con il pomodoro fresco. Annaffiare il giardino. Pulirsi i piedi con la pompa per togliersi la sabbia…….
Ho letto di questo paese in Spagna che si chiama Brunete dove alcuni proprietari di cani hanno ricevuto dei pacchetti per posta con sopra scritto “oggetti smarriti”. Dentro al pacco c’erano gli escrementi dei loro cani. La storia è questa: il comune ha ingaggiato una ventina di volontari che andavano in giro per il paese. Quando vedevano qualcuno che faceva cagare il cane senza raccogliere la deiezione (scusate il mio francese) si avvicinavano amichevolmente e chiedendo del cane, quanto fosse bello, ecc. prendevano informazioni sul cane e il gioco era fatto. In un fine settimana hanno spedito 147 pacchetti. La settimana successiva i “lasciti” sono diminuiti del 70%.
….. il grido “pannocchie” dell’egiziano che girava per la spiaggia con il suo carrettino (buonissime credetimi), il grido “ciambelle” della tizia che vendeva ciambelle sulla spiaggia, quel momento della giornata dove il cielo da una parte ha diverse sfumature di blue visto che il sole sta calando, e dall’altra parte invece è già buio….
La frase più bella che ho letto in questo periodo si trova su un cartellone pubblicitario. Pubblicità per lo zaino Eastpack. “when was the last time you did something for the first time?” L’immagine in assoluto più bella è la foto di un uomo immerso nell’acqua di un lago che culla un cane che dorme adagiato con la testa sulla sua spalla. Questo cane aveva una forma di artrosi gravissima e non riusciva nemmeno a dormire per il dolore. Il suo proprietario aveva scoperto che l’unico modo per farlo dormire era metterlo in acqua. Una immagine dolcissima e piena d’amore che ha aperto a me, canaro, un mondo di emozioni.
…i ragazzini piccoli, secchi, con la capoccia grossa che si arrampicano, che vanno in bici scalzi, che corrono sulla sabbia rovente, che si fanno il bagno di mezza giornata, che si danno i calci uno contro l’altro…..
La nostra cana, Almendra un giorno è scappata. L’abbiamo ritrovata esattamente 24 ore dopo. 24 ore che mi hanno tolto 3 anni di vita. Subito dopo aveva delle paure probabilmente frutto della notte passata fuori e del trauma della fuga. Paura di rumori improvvisi, paura di cancelli elettrici che si aprono, paura di passare in alcuni luoghi. Sono passate tutte le sue paure. L’unica cosa che le è rimasta invece è molto bella. Lei guarda gli aerei. Appena sente il rumore alza la testa e li guarda. L’ho immaginata sola di notte sotto un albero impaurita e stressata. L’ho immaginata mentre guardava gli aerei sapendo che lo stesso aereo che passava sopra di lei sarebbe passato sopra di noi.
Il mio cane, guarda gli aerei.
… le camicie di lino, la crema protettiva, il caffè preso al chioschetto (in Spagnolo li chiamano “ciringitos”), l’abbraccio di una figlia, di una moglie, di un amico che ti protegge a volte dal dolore che ti viene inflitto dalla vita…
…mi sa che l’estate continua…….