Ho visto una pubblicità della Coca Cola Brasiliana riguardante la fine del mondo. Il titolo era ” mentre stava avvenendo la fine del mondo, questo accadeva…..” e con la solita professionalità di grandi pubblicisti fanno vedere immagini spezzettate di filmati di nascite di neonati. Padre che attendono, madri nervose, piccoli esseri che arrivano in questo mondo piangenti.
Ho finito (finamente) IQ84 di Murakami Haruki. Il terzo libro uscito in Italia ci porta alla fine della storia di Aomame e Tengo. Il libro è bello, poetico, avvincente, Zen nel suo cogliere le sfumature dell’ animo degli uomini. “Tengo, dove sei?” . Quante volte anche noi abbiamo cercato qualcuno senza sapere dove fosse e soprattutto senza avere il coraggio di trovarlo in un mondo parallelo al nostro.
Le recite e i concerti scolastici sono zeppe di esserini piccoli che cercano di esprimere qualcosa di più grande di loro. Tra violinisti agghiaccianti e tamburelli tristi vedo occhi che diventano sempre più grandi e voci che escono e finiscono poco più in la da dove sono usciti. Ora sono li con le loro camicie slabbrate ma saranno i nostri futuri medici, politici, macellai, operai, e chissà che altro. Se saremo fortunati saranno quelli che ci chiameranno per un consiglio e ci chiederanno di tenere i loro bambini per qualche ora. Se saremo sfortunati ci abbandoneranno a noi stessi e nei nostri catarri. Ma si, godiamoci queste note gioiose. Buon natale.
Il vero legame dei popoli non è la cultura o la politica ma è il cibo. Siediti a mangiare insieme a un paio di famiglie di un altro paese e capirai quello a cui tengono e come si amano.
C’è questo video su youtube che riassume le notizie salienti accadute nel mondo nel 2012. Pezzi di nostri ricordi ancora bagnati ci vengono fatti vedere con un montaggio fantastico e una colonna sonora bella e importante. L’ unica cosa che si vede dell’ Italia è la nave sdraiata tra gli scogli al Giglio. Complimentoni!!!!!
Una volta al mese vado a un teatro dove la maggioranza degli spettatori è composta da anziani. Bella cosa che si fanno un abbonamento e escono a teatro senza rincoglionirsi troppo a casa. Oltre al fatto che appena si fa buio parecchi s’ addormentano, la cosa divertente è che alcuni dimenticano il cellulare acceso. Naturalmente, essendo la maggior parte sorda, le suonerie sono altissime, e quando squillano persino il cameriere del bar vicino le sente. S’incazzano naturalmente tutti. Gli attori per primi, i vicini di poltrona, e tutta la compagnia cantando. C’ è persino una gentile signorina maschera che si aggira per cazziarli in diretta. Il massimo si è avuto una serata quando una vecchietta ha persino risposto e, naturalmente, ha gridato alla figlia ” non ti preoccupare, prendo un taxi” . Sublime.
Ho visto il film ‘Il Mondo di Pi” tratto da un famoso libro che io non ho letto. Storia interessante di un bambino Indiano che oltre a essere interessato alla religione come ricerca di qualcosa di molto profondo, ha l’ opportunità di trovare quello che cercava quando il cargo sul quale era imbarcato con la sua famiglia s’inabissa dalle parti delle Filippine. Stavano tutti su una nave cargo navigando verso il Canada con gli animali del loro zoo e lui finisce da solo in una lancia con una Tigre bengalese che nel film è fatta interamente al computer. Il film si fa vedere per i suo effetti grafici che danno una connotazione onirica alle scadenze degli eventi. Naturalmente il naufragio di Pi lo porta a vivere situazioni che fanno uscire il meglio e il peggio che è in lui e che lo fanno crescere in fretta. Empaticamente viviamo le sue avventure e il rapporto con l’ animale simbolo della forza della natura. Quando, dopo 220 giorni, viene ritrovato sulle rive del Messico, Pi viene portato in ospedale. Viene visitato da due ispettori dell’ assicurazione della nave cargo che prendono la sua testimonianza per vedere di capire il motivo del naufragio. Pi racconta la sua storia che è la nostra, ma ci accorgiamo solo in quel momento che la storia appunto ha delle connotazioni irreali. Non vi dico altro per non rovinarvi la bellezza della storia, ma il finale ci arricchisce e ci apre ad altre chiavi di lettura che non lasciano indifferenti. Un po forte per i bambini ma va visto.
Vorrei che dopo la fine del mondo che c’è stata alcune cose cambiassero. Tipo che quando incontri qualcuno per strada gli dici ” buongiorno” e la persona non ti guarda come se cammini nudo spalmato di merda. Che quando vai a cena con sconosciuti il loro valore non venisse solo calcolato dal lavoro che fanno ma da quanto hanno pianto nelle loro vite. Che quando incontri un amico o un conoscente dopo tanto tempo non dica ” ah, come sei magro” oppure ” ah, come sei ingrassato” oppure ” ah, il tempo non ti ha cambiato” ma ti chiedesse ” ciao, qual’è l’ ultima volta che hai fatto del bene a qualcuno? “oppure ” ah, senti…ma tu credi in Dio? ” oppure ” ciao, hai mai pensato di ucciderti? ” .
Buon fine anno a voi, che l’ alba sia talmente bella che non abbiate nemmeno voglia di tirare fuori il vostro iphone e fargli una foto.