Darren Aronofsky è un “nuovo regista” che ha molto da farci vedere. È quello che ha reso Mickey Rourke un monumento in “the wrestler”.
Nathalie Portman è una delle più brave e belle attrici della nostra generazione. Primo film come pischella nel famoso “Leon”. Ha il neo più bello del cinema, e parlo di quello sulla guancia destra e non su quella sinistra.
Detto questo, questi due si sono incontrati e il buon Aronofsky si è inventato nella sua testa “Black Swan” dove non poteva che esserci la Portman come protagonista. Sapete tutti che io amo le cose estreme. Non parlo di bunjee jumping o buttarsi da un aereo con un ombrello da cocktail, parlo di situazione estreme, dove le persone camminano sul sentiero tra sanità e pazzia. Black Swan è questo.
Nina Sayers è una ragazza giovane che vive solo per il ballo. Frequenta un prestigioso corpo di ballo a NY. Vive con una madre ex-ballerina classica pure lei, che mi sa tanto che idolatra la figlia per riempire il vuoto della sua vita. Iniziano le selezioni per la protagonista del “lago dei cigni” e il maestro di ballo, Vincent Cassel, fuori ruolo, sceglie Sayers alias Portman. E qui inizia tutto.
Carla Fracci dice che per lei il ballo e la passione è data dal fatto che ogni mattina che si sveglia ha un dolore nel suo corpo.
Noi antichi artisti marziali sappiamo cosa vuol dire. Aronofsky non ci dice che c’è il dolore, Aronfosky ce lo fa vedere, da dentro, da vicino, quasi arrivando alle cellule. La macchina da presa segue la Portman da dietro, noi camminiamo con lei. Si gira insieme al suo sguardo, si perde il fuoco delle lente quando la Portman piange. Entra nelle sue cellule, nella sua mente. Non ci fa vivere la protagonista, ce la fa vedere, da vicino…quasi a respirare il suo respiro. Pensatela li, giovane, sola, costretta a pressioni fortissime nella scuola di ballo. E quando torna a casa, ha una madre mezza matta che passa il suo tempo a dipingere il viso di sua figlia..e che lascia gli orsacchiotti di peluch sul suo letto, e che la fa stare a dieta altrimenti ingrassa decidendo per lei il giusto e lo sbagliato. Pressione da una parte, pressione dall’altra, e lei che vuole baciare e amare. Cosa accadrebbe a voi? Ce la fareste a resistere? Il regista non ci fa sconti. Non è un film per illusi. Seguite la protagonista nel suo lento cammino nei meandri bui delle sue paure.
Vedete il suo viso cambiare, le sue fattezze scegliere il bianco del cigno e il nero della morte. Guardatela mentre suda, mentre I muscoli si tendono, mentre la sua mente vacilla. Mentre entra nei meandri del sesso eccitando il suo corpo e la sua mente in un gioco dove la naturalezza di mescola con la libidine sfrenata.
Il film merita la visione, e dopo averlo visto ho chiesto alla Portman di sposarmi. Vi farò sapere come andrà a finire.
Naturalmente Oscar stra stra meritato, ma su questo non c’era dubbio.