Anni fa, nel mio peregrinare nel mondo delle meditazioni, capitai a casa di una rubiconda Signora Svizzera che aveva tanto di casa di campagna.
Mi mise su un lettino bello e rilassato. La stanza in penombra, con essenze e candele. La sua tecnica era quella dell’ascensore. Ti rilassi e quanto sei nello stato di rilassamente massimo, lei ti fa prendere un ascensore e scendere lentamente I piani. Da 9 a 0 (ma il numero non è importante). Arrivato alla fine, si aprono le porte e mi sono trovato in un corridoio bianco. Alla fine del corridoio c’era una porta. Ai lati del corridoio c’erano altre porte. Naturalmente io ne ho aperta una……….
Inception è un po così, ma molto di più. L’idea di base è questa. C’é un investigatore (chiamiamolo così) tale Cobb (Leonardo Di Caprio) che ha l’abilità di entrare nei sogni delle persone e prendere segreti, pensieri, idee. In pratica lui e la sua squadra si drogano con delle sostanze particolari, s’addormentano ed entrano nel sogno del tizio (che a sua volta è naturalmente addormentato) e poi decidono quello che devono fare.
Fino a qui, più o meno la cosa è comprensibile. Ora viene il bello. Il buon Cristopher Nolan (vi dico solo un suo film: Memento) che ha iniziato a scrivere questo film dieci anni fa, non si ferma qui. Nei sogni ci sono diversi livelli, e dunque I nostri eroi vanno e vengono da queste diverse dimensioni.
In pratica, per farla semplice, se io sogno mi vedo e magari sto facendo qualcosa. Allora, nel sogno, io mi riaddormento e sogno nel mio sogno (secondo livello). Quando mi sveglio nel secondo livello, mi ributto a dormire (ma quanto sono stanco??), e mi risveglio nel terzo livello. Dopo di quello c’é il limbo che è una storia a se. Detto questo, arriva Ken Watanabel (che io amo) che fa la parte di Mr. Saito, e dice “Caro Cobb, io ti chiedo una cosa nuova”. “Invece di prendere qualcosa dalla mente di qualcuno, devi mettere qualcosa di nuovo nel cervello di un tizio che ti indico io”. Affascinante vero? Beh direi. Non vi dico altro della trama, o meglio delle trame, o delle intersecazioni delle trame. Vi dico che a me è piaciuto tanto.
Non vi svelo naturalmente nulla, ma troverete un sacco di film, teorie, pensieri, che sarà un godimento scoprirli. Io ho trovato Kubrick, Citizen Kane, Lost, Scorsese (Shutter Island), Castañeda, e naturalmente Hitchcock. Se avete paura di non capirlo non vi preoccupate, è complicato ma non stiamo ai livelli di Lynch. Oltre tutto, quando le cose s’ingarbugliano, c’é sempre uno dei personaggi che vi spiega dove stanno e cosa sta accadendo. Comunque se tenete in mente che ci sono appunto I livelli, e che c’é sempre uno che “comanda il sogno”, cioè che è colui o colei che sogna, troverete il film affascinante ed intrigante. Non sono nemmeno d’accordo con chi dice che il finale non è chiaro, invece io l’ho trovato chiaro e soprattutto molto bello. Detto questo non posso che augurarvi un buon riposo e sogni d’oro.