I fratelli Cohen a scuola

I Cohen sono come quell’amico un po pazzo che fa un sacco di cose strane. A volte ci affascina, a volte non lo capiamo. Ma é sempre geniale.

A me non piacciono tutti I film dei Cohen, vi dirò. Alcuni proprio mi hanno deluso…ma….ma…ce ne sono due o tre che penso siano dei capolavori.

Quello assoluto é “l’uomo che non c’era”. Non lo avete visto?  Correte a vederlo, fatevelo prestare, un gran film. Poi c’é “Mr. Hola Hoop” oppure il mitico “il grande Lebowski”. Tutto questo per dirvi che “burn after reading” non é un capolavoro, ma é un film intelligente che di questi tempi non é poco. La storia é strampalata e senza senso, ma in realtà ti colpisce per questo. Ci sono tutte quelle piccole cose  “Coeheniane” che ormai li caratterizzano. Il colpo di scena, un omicidio, un po di sesso, molta gente smarrita, qualche idiota (Brad Pitt é superbo), e poca…pochissima speranza.

Insomma, se proprio non avete nulla da fare andate a vederlo, passate un po di tempo a godervi una strana Washington autunnale, un magro Clooney, uno spassoso Pitt, una ansiolitica McDormand, e un Malkovich che ormai nei film fa Malkovich, che recita Malkovich, che fa Malkovich. Il finale, con il capo della CIA che esprime una peculiare filosofia di vita, é veramente appagante per I nostri neuroni. In fondo noi Romani abbiamo capito tutto con il nostro “che ce frega!!”.

Ho anche visto “la classe”. Film osannato, vincitore di Cannes. All’uscita del cinema una signora che sedeva vicino a me ha detto “beh…un film da vedersi in televisione”. Più precisa di cosí si muore. Il progetto é un documentario finto. E già questo…….Il regista Francese é entrato in una scuola di Parigi (vera) e ha filmato alcuni giorni di lezioni (finti) di un professore (finto) con una classe di ragazzi (finti) che facevano finta di essere dei veri alunni. Alcuni bravini a tal punto che avrei volentieri fracassato I loro cragnetti sui banchi della classe…..Cosa hanno fatto vedere? maghrebini che odiano I negri, la totale mancanza di rispetto verso l’autorità, il sesso degli adolescenti, la rabbia e aggressività dei ggggiiovani, lo smarrimento dei professori davanti ad una società aliena. Insomma, nulla di più che si potesse vedere o sentire durante una buona puntata in TV di qualche programma di Santoro. Non c’é un momento di poesia o di…cinema. Persino Michael Moore mette la poesia nei suoi documentari…..

Vedere questo film finto e documentario finto mi fa capire perchè I Francesi amano Moretti: perchè non ce l’hanno.

Se volete vedere qualcosa di vero, poetico, e pieno d’amore andatevi a cercare (sempre Francese) “etre et avoire” (essere e avere). Un documentario (vero) della vita di un insegnante di campagna, come quelli che c’erano una volta. Un “insegnante unico” che amerebbe qualunque Ministro dell’Educazione……

É un piccolo capolavoro pieno di maglioni caldi, di bambini batuffolosi, che ci fa ancora per una volta capire che insegnare é amare.

 

 

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