Tutta la vita davanti, non pensarci

Strano, a volte quando ci chiedono “com’è quel film?” una delle parole più usate è “carino”.

Vuol dire tutto o niente, sostanzialmente è un film che ci é piaciuto, ma non compreremo il dvd da mettere nella nostra libreria.

La cosa ancora più strana é che tendenzialmente si usa il “carino” per I film italiani. Forse perchè riconosciamo in quei personaggi, in quei luoghi, qualcosa di noi…e allora non ci piace sbilanciarci e dire “fa schifo” oppure “è un capolavoro”. Forse.

Ho visto “tutta la vita davanti” di Paolo Virzì che è proprio un film di Virzì. Vi dico subito che Virzì a me sta molto simpatico, forse perchè ci mette sempre nei suoi film quel qualcosa della pazzia Livornese, forse perchè riesce anche a toccare corde drammatiche senza strapparti il cuore. Attendo con curiosità la sua trasposizione di “La Vita” di Melania Mazzucco, libro che ho amato molto e che parla delle mie radici. Vedremo…

Questo film è appunto carino. Un film corale, un po onorico, fa ridere e sorridere senza farci perdere di vista la merda in cui siamo sommersi indistintamente tutti noi che viviamo in questa terra beata di limoncello e spaghetti all’amatriciana. Parla di call center, di precariato, ma soprattutto del reale cancro della nostra era: l’apparire a tutti I costi. Ci fa vedere appunto che l’apparenza é come un bel vestito che dopo qualche tempo deve essere tolto, e sovente rimane quello che siamo…e credetemi….a volte c’è veramente poco. Menzione speciale alla protagonista Marta, recitata da Isabella Ragonese, molto brava e carina, una spanna sopra gli altri. Poi c’é Valerio Mastrandrea, ma di lui parlo piú avanti.

Ho visto anche, e ve lo consiglio vivamente, il film di un regista Modenese a nome di Gianni Zanasi. Il film si chiama “non pensarci” ed é una notevole “commedia all’italiana” moderna e molto divertente…nel senso che si ride molto…e non é poco. Ormai si é capito che il cinema italiano da il meglio di se nei film corali (ricordiamoci dei “soliti ignoti” o “amici miei”, ecc.) dove c’é uno stralcio di storia sulla quale poi si sviluppano altre storie, altri personaggi, e dove s’intrecciano emozioni. Il notevole protagonista é Valerio Mastrandrea, er Clooney della Garbatella. Come Clooney possiamo considerarlo un ottimo attore e si vede che entrambi hanno fatto un lungo cammino umano e professionale e dentro al loro lavoro ci mettono il cuore. Il film s’impernia su la storia di una famiglia, sulle dinamiche tra di loro, le storie, le aspettative, le delusioni, con piccoli colpi di scena che ravvivano i tempi della sceneggiatura. Il bello di questo film è che è recitato molto bene, tutti gli attori sono bravi, da Dino Abbrescia che fa il vigilantes che s’aggrappa all’amicizia come concetto, ad un grande attore in tutti I sensi (penso che pesi almeno un centinaio di kg…) qual’è Giuseppe Battiston. Secondo me il buon Battiston è uno dei migliori attori della nostra generazione.  Notevole e molto bella è anche Anita Caprioli. Detto questo godetevi le battute dell’alieno Mastrandrea, romano e chitarrista rock, davanti ad una famiglia del nord italia che vive in una villetta con giardino, che sperpera soldi, che vive la sua normalitá che é molto molto piena di apparenze. Insomma non vi dico altro, se andate a vederlo  vi goderete un bel viaggio nella nostra tradizionale commedia italiana. Ma se non potete…boh…in una bella notte estiva prendetevi il dvd quando uscirá e mangiateci sopra un pezzo di pizza a taglio con una lattina di birra fredda e un bel gelato. Non vi rimarrá sullo stomaco ve lo garantisco.

 

 

 

 

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